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lunedì 12 settembre 2011

Il processo civile telematico: 4)-i registri informatizzati di Cancelleria: SICID, SIECIC, SIGP

I registri di cancelleria hanno la funzione di assicurare il funzionamento ordinato degli Uffici Giudiziari nell'erogazione dei vari servizi, anche non direttamente collegati allo svolgimento del processo. La funzione specifica dei Registri è quella di attestazione, pubblicità e certificazione di tutti i dati e le informazioni rilevanti di ogni singola procedura.

Le disposizioni di attuazione del Codice di Procedura Civile (artt. 28 - 32), prevedevano i registri cartacei relativi alla materie che riguardavano la giurisdizione contenziosa, volontaria ed amministrativa: la fonte normativa di istituzione e tenuta dei registri era pertanto la legge ordinaria, e soltanto con L.399/1991 si è provveduto alla "delegificazione, consentendo al Ministero della Giustizia di provvedervi con decreto (al riguardo si segnalano i relativi provvedimenti successivi, in particolare il D.M. 27/3/2000 n. 264 relativo al “Regolamento recante norme per la tenuta dei registri presso gli uffici giudiziari", il D.M. 24/5/2001 concernente le “Regole procedurali relative alla tenuta dei registri informatizzati dell’Amministrazione della Giustizia”; nonché le direttive in ordine allo sviluppo ed alla diffusione dell’infrastruttura di interoperabilità con gli utenti e gli enti esterni, disciplinata dal D.P.R. 123/2001, dal D.M. 14/10/2004 e dal D.M. 15/12/2005).

Gli anni '80 hanno visto i primi tentativi di informatizzazione dei Registri, tutti caratterizzati da soluzioni eterogenee, la cui adozione era rimessa alle scelte dei vari uffici giudiziari. Si trattava, tuttavia, di soluzioni inidonee che non comportavano una "smaterializzazione" dei documenti, semmai una duplicazione di attività e workflow che non recavano alcun miglioramento qualitativo. 

E' negli anni '90 che l'informatizzazione intraprende la strada giusta, soprattutto grazie alla L. 421/1992 concernente le "Norme in materia di sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni pubbliche" con la quale vennero poste le basi dei sistemi informativi nazionali (e non più territoriali), volti alla centralizzazione dei flussi di dati e delle informazioni, e vennero sviluppati i primi applicativi ministeriali, che vennero contraddistinti dagli acronimi SICC, SVG e SIL (relativi ai registri di cancelleria del contenzioso civile, della volontaria giurisdizione e della materia del lavoro), SIEC e APC (per quanto concerne le procedure esecutive immobiliari e le procedure concorsuali). 


IL SICID
Recentemente gli applicativi SICC, SVG e SIL sono stati unificati e sostituiti dal SICID
Il SICID è un programma realizzato in Delphi per piattaforma Win32, il quale gestisce un database DBMS Oracle, ed è diffuso su base distrettuale. L'interfaccia è web-based (con tecnologia Java Web Start) ed architettura client/server. Sul server distrettuale sono dislocate le componenti applicative (application server), la componente database (con DBMS Oracle ver. 10.g) e il datawarehouse. Nel database, per ogni ufficio giudiziario sono presenti due schemi (uno per il contenzioso e la volontaria giurisdizione e l’altro per il diritto del lavoro), più uno schema unico per le anagrafiche (ANAGR). La connettivtà dei vari distretti è garantita dalla infrastruttura di rete geografica SPC. 


IL SIECIC
Del pari gli applicativi SIEC e APC sono stati unificati e sostituiti dal SIECIC
Il programma, anch'esso distrettuale, è stato sviluppato con tecnologia Java 2 Enterprise, e presenta le caratteristiche di un’architettura logica three-tier in cui si riconoscono una componente client di presentazione dei dati (browser, tecnologia GUI, Java Web Start), una componente di gestione delle logiche applicative basata sull’utilizzo di EJB e di web-service XML/SOAP nonché della componente database, per la quale, anche in questo caso si è utilizzato il RDBMS Oracle ver. 10.g. Il SIECIC prevede una unica componente di data base e logica applicativa a livello di distretto, mentre la componente client è distribuita tra gli uffici giudiziari geograficamente dislocati nel distretto e fruisce delle funzionalità del sistema tramite una interfaccia web-based e connettività garantita dalla infrastruttura di rete geografica SPC. Nell’ambito della componente database, è presente uno schema dati separato per ogni Tribunale del distretto. 

Entrambi gli applicativi sono già predisposti per le varie funzioni del processo civile telematico. 

Più precisamente, i registri e le immissioni dei dati, costituiscono la fonte da cui vengono attinte le informazioni utili allo sviluppo degli applicativi ministeriali destinati agli avvocati (Polisweb) ed ai giudici (Consolle del Magistrato). 

Al riguardo, si rammenta brevemente che il Polisweb è un servizio che consente agli avvocati, autenticati mediante dispositivo di firma digitale, di visualizzare lo stato dei propri fascicoli presso i Tribunali Civili e le Corti d’Appello. Per un approfondimento, vedi il relativo articolo qui su MelaLegale. La Consolle del Magistrato, invece, costituisce il programma destinato ai giudici per la gestione del ruolo di udienza, per la redazione dei provvedimenti e, più in generale, per fornire loro un supporto informativo all’attività decisionale. Per un approfondimento, rinvio all'ottima introduzione redatta dal Giudice Dr. Braccialini, reperibile sul sito del Ministero della Giustizia.


IL SIGP
Infine, anche le cancellerie dei Giudice di Pace sono state informatizzate mediante il SIGP.
Il SIGP è un servizio che consente a tutti, cittadini ed avvocati, di accedere alle informazioni sullo stato dei procedimenti proposti innanzi al Giudice di Pace e che sono contenute nella banca dati del software ministeriale Sistema Informatico Giudice di Pace (SIGP), in uso presso gli uffici del giudice di pace.

Al momento in cui scrivo (settembre 2011) il sistema è finalizzato a fornire, mediante interfaccia web-based, le informazioni sullo stato dei procedimenti proposti innanzi al giudice di pace ed a compilare online un ricorso in opposizione a sanzione amministrativa ovvero un ricorso per decreto ingiuntivo con la relativa nota di iscrizione a ruolo.

Il menù contestuale è assai ben realizzato e l'interfaccia risulta facile ed intuitiva. Il servizio è accessibile qui.

(continua con: Il processo civile telematico: 5)-la PEC (Posta Elettronica Certificata) e le notifiche telematiche)

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