iBookstore, la libreria digitale dalla quale si possono acquistare libri e
riviste, ha segnato l'inizio di una nuova era nell'editoria. Un'era nella quale
l'editore, inteso come soggetto professionale dotato dei mezzi necessari alla
stampa, alla promozione ed, eventualmente, a curare la distribuzione di un
libro, inizia a sfocarsi, a dileguarsi sull'orizzonte, forse quasi a
scomparire.
iBookstore, Pages (che genera file nel formato .ePub) e
iBooks Author (file .ibooks), quest'ultima nuova applicazione disponibile con
Mac OS X Lion, sono tutti strumenti in grado di tagliare fuori dall'equazione
editoriale proprio la figura dell'editore. Ognuno, al caldo della propria casa o
nel raccoglimento del proprio studio, può diventare editore di se
stesso.
Con Pages ed iBooks Author potete scrivere un libro interattivo,
una guida, un saggio completamente da zero, unicamente con la vostra testa, le
vostre mani e la vostra creatività. Con Pages, che ha un prezzo assai basso, ed
iBooks Author, addirittura gratuito, potete immediatamente cimentarvi con la
stesura della pagina iniziale della vostra opera. Una volta completata, potete
contare su un negozio online con potenzialità distributive tali da coinvolgere
milioni (dico milioni, mica noccioline....) di potenziali acquirenti/lettori. Il
tutto a fronte del corrispettivo (invero assai modico) richiesto da Apple,
ovvero circa un terzo dei proventi delle vendite.
Avete idea di cosa
questo possa comportare?
Ieri Internet ha scardinato e travolto il filtro
obbligato dei media mainstream, quali la tv, la radio ed i quotidiani. Oggi le
notizie corrono in rete; il destinatario/fruitore dell'informazione può
dialogare direttamente con la fonte. Twitter, i blog e le pagine web hanno fatto
strame di tutte quelle figure professionali che mediavano e veicolavano
l'informazione. Oggi, se vuoi saperne di più su qualsiasi cosa, la cerchi su
internet, non aspetti più che ti venga centellinata dal giornalista. La figura
professionale si giustifica soltanto in relazione alle sue capacità, alla sua
specializzazione ed esperienza in un dato settore, alla sua abilità nel proporre
ed esporre una diversa lettura dei fatti. Per dirla in breve, si premia la
qualità dei contenuti, che devono essere interessanti ed avere un valore
aggiunto in grado di staccarli dal rumore di fondo di una rete sempre più
popolata.
Oggi, iBookstore, Pages e iBooks Author si apprestano a fare
altrettanto nel mondo dell'editoria, consentendo ad un Tizio qualsiasi,
casomai con la passione per il tabacco da pipa, di scrivere e pubblicare un
dotto trattato sull'argomento, con costi, praticamente, irrisori.
A mio
giudizio, saranno le pubblicazioni scientifiche, e specialistiche più in
generale, a trarre maggior profitto da tali innovazioni, essendo quelle con i
maggiori costi di sviluppo e stampa. La potenza e la semplicità degli
strumenti per l'editoria digitale che Apple mette a disposizione di tutti i suoi
utenti sarà tale da comportare, progressivamente e senza strappi, un
inevitabile cambio di paradigma nell'approccio alla trasmissione del sapere ed
alla fruizione della cultura. Con un iMac, Pages e iBooks Author, anche "Nonna
Pina" potrà pubblicare domattina il suo libro di ricette ed offrirlo in vendita
ad una platea di potenziali acquirenti praticamente sterminata.
E questo è
soltanto l'inizio... ;-)
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