Pages

sabato 5 marzo 2011

iPad: l'era del post-pc

"L'ultima volta che c'è stata così tanta eccitazione riguardo una tavoletta c'erano dei comandamenti scritti sopra" (Wall Street Journal, 27.1.2010).

I fan (giovani e meno giovani) della serie televisiva Star Trek riconosceranno l'oggetto ritratto qui a fianco. Si tratta di uno dei più famosi strumenti futuristici in mano ai protagonisti, ideato dalla prolifica mente di qualche tecnomane visionario molti anni fa.

Nel gennaio del 2010 Apple ha scritto una pagina della storia dell'informatica, rilasciando al pubblico un oggetto straordinario, dai più ritenuto un ibrido a metà fra il flop di mercato e il prototipo, pienamente funzionale, con un'interfaccia rivoluzionaria, pratico, maneggevole e già corredato da migliaia di App (programmi).

Oggi, dopo quasi un anno, Apple può dire, con la voce del suo iCeo Steve Jobs, di aver inaugurato l'era del post-pc, un'era in cui tutti avremo un nostro device portatile che ci accompagnerà nella nostra quotidianità.

Dopo gli iniziali (e comprensibili) entusiasmi, l'iPad ha dimostrato di essere un prodotto solido, molto avanzato, incredibilmente versatile nonchè idoneo a sostituire gran parte dei dispositivi e dei gadget elettronici consueti.

In questi giorni è stato presentato l'iPad 2, che segna l'evoluzione di un dispositivo già avanzatissimo, anni luce avanti alla concorrenza, partita di rincorsa e con il fiatone sempre più grosso, e nuovi standard in fatto di peso, autonomia, praticità e design.

In un batter d'occhio, nella mia personale esperienza, la tavoletta magica mi ha fatto dimenticare l'agenda, il GPS, il notebook, il lettore multimediale, la pennetta 3G, alcuni libri e testi di riferimento, i quotidiani, il registratore digitale, financo carta e penna per prendere due appunti: ho ritrovato tutto in 700g con connettività 3G.

Voglio proporre un esempio: per coloro che creano contenuti scritti (come immagino molti dei lettori), l'iPad si è rivelato una manna dal cielo. App come Pages o iA Writer, hanno reso possibile un timido sogno: scrivere in libertà, senza cavi, spinotti, pennette, stesi su di un prato o su una spiaggia, con molta.... molta autonomia :-)

Non sono mancate ridde di critiche; peraltro legittime.
Tuttavia, il vero problema dei prodotti Apple è che i suoi detrattori, piuttosto che godersi quello che offrono, perdono il loro tempo a deprecarne le supposte o volute mancanze. Quelle che, a prima vista sembrano essere carenze, sono in realtà i punti di forza di dispositivi come l'iPad. L'iPad non è un device per i c.d. "nerd smanettoni"’, che peraltro rappresentano una percentuale esigua dei consumatori, ma è fatto per chi, avendo di meglio da fare nella vita, vuole prodotti tecnologici avanzati, che migliorino la sua quotidianità, senza doversi preoccupare di sapere cosa e quanta sia la RAM, cosa sia o come funzioni il file manager, se abbia lo slot USB/XD/SD, come proteggersi dai virus, come evitare i "crash", e vuole usarli per quello che sono: strumenti.

Al riguardo, penso che vedere le prospettive, immaginare le possibilità di una nuova realtà siano facoltà che non toccano a tutti ed il cui esercizio è pratica ben difficile che richiede diuturno impegno.

Apple ha, ancora una volta, indicato e tracciato la strada.
Ancora una volta sarà (anzi, è già) un successo.

0 commenti:

Posta un commento