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giovedì 8 marzo 2012

Lo studio legale che passa ad Apple: storia di uno "switch"

Il passaggio da un sistema operativo ad un altro non è cosa di poco conto. L'evento, poi, assume una rilevanza tutta particolare quando involge direttamente il proprio lavoro. Oggi possiamo leggerlo nelle parole di chi, il fatidico "switch" da Windows ad Apple, lo ha vissuto in prima persona. Riporto, infatti, l'intervista gentilmente concessa dall'Avv. Domenico Borsellino, titolare dell'omonimo studio legale di Firenze che, oramai da più di un anno, ha passato tutta la struttura informatica sotto il segno della Mela.


Avv. Domenico Borsellino
Egregio Avvocato, anzitutto la domanda fondamentale: perché è passato ad Apple?
"Anzitutto, appunto, diamoci del tu! Perché il passaggio ad Apple? Ebbene, qualche tempo fa, al fine di riorganizzare il lavoro in modo migliore e più produttivo, anche nella prospettiva del Processo Telematico, ho ritenuto necessario un ripensamento di tutta la struttura informatica dello studio. In passato, io ed i miei colleghi,  abbiamo avuto diversi problemi con i nostri pc-Windows (...tutti siamo passati da Windows...), imputabili a virus o a improvvisi malfunzionamenti, incompatibilità hardware o software, che hanno causato la perdita di documenti e lo stop dell'attività, anche per alcuni giorni, con relativo danno economico. Il mio lavoro richiede strumenti che garantiscano ottima affidabilità, integrazione e, prima di tutto, semplicità. Anche l'apprendimento e la formazione delle risorse per utilizzare nuovi software è comunque un costo da mettere in conto, sai? Se non altro in termini di tempo. Cercavo, quindi, soluzioni hardware e software che potessero renderci immediatamente produttivi, nel più breve tempo possibile. Da utente iPhone, memore della proverbiale semplicità di Apple ed affascinato dai suoi prodotti, ho deciso di avviare lo "switch" dello studio, dopo un attento vaglio delle diverse offerte".

Precedentemente, quale era la situazione IT dello studio?
"Avevamo pc con Windows XP ed un paio di stampanti condivise. La rete era in wifi e ci scambiavamo i file con pennetta o per email. Avevamo anche una cartella condivisa, ma assolutamente non organizzata (era un kaos di documenti e file di vario genere!). Infine, non avevamo alcun server. La nostra situazione precedente è tuttora la più comune a molti studi italiani".

Quali alternative hai vagliato prima di passare a Apple?
"Mah... a dire il vero, non è che ve ne fossero molte. Mi è stato consigliato un server con Linux, per smistare la posta e fungere da FTP con accesso remoto ma, alla fine dei conti, l'unica altra seria opzione era restare con Windows".

Ti sei occupato personalmente della pianificazione della nuova struttura IT?
"No, non direttamente. Ho detto cosa volevo ed ho demandato tutta la pianificazione ad un mio collaboratore specializzato in organizzazione e gestione delle risorse informatiche per gli studi legali. Questi, a sua volta, ha realizzato un "crono-programma" ed ha vagliato le soluzioni più adatte alle nostre esigenze, prendendo direttamente contatto con i partner più affidabili nel settore".

Come si è svolto lo "switch"?
"Il primo passo è stato l'allestimento di una vera rete Ethernet 100/1000 con cavi FTP. Poi è stata la volta dell'acquisto di un MacMini Server con OSX Snow Leopard. A conti fatti, era la soluzione economicamente più vantaggiosa: la macchina occupa pochissimo spazio, gestisce senza problemi decine di postazioni e le licenze client sono illimitate. Da ultimo, sono stati scelti i client".

Dopo quanto tempo siete tornati operativi?
"Se per "tornare operativi" intendi tornare a fare quello che facevamo prima, ovvero scrivere, lo "switch" ha occupato lo spazio di un pomeriggio. Pensa: i miei colleghi credevano che su Mac non ci fosse il tasto destro del mouse. In effetti sul Magic Mouse non c'è alcun tasto!".

Come ti sei trovato con OS X Server?
"Dico solo questo: la facilità d'uso di OSX Server mi ha consentito di creare, senza troppi problemi, utenti e credenziali con estrema semplicità, collegare colleghi e periferiche in poco tempo, con interventi tecnici ridotti al minimo. La condivisione di file tramite il servizio di file sharing, la comunicazione fra le postazioni grazie ad iChat ed al Wiki Server, sono state semplici e veloci, ed oggi tutti i membri dello studio fruiscono di un ambiente integrato ed estremamente funzionale. Per non parlare della comodità di poter effettuare ricerche istantanee, nelle cartelle locali e remote, grazie a Spotlight: in un istante trovi e visualizzi i contenuti grazie a CoverFlow. Questo, e molto altro, ha reso piacevole e trasparente l'utilizzo del computer, consentendo di concentrare la nostra attenzione sul lavoro da fare".

Da ex utilizzatori di MS Office, quale è stato l'impatto del cambiamento?
"MS Office? Non lo usiamo più e abbiamo avuto un notevole risparmio in costi di licenza. La suite OpenOffice lo ha sostituito senza il rimpianto di nessuno; per tutto il resto utilizziamo iWork".

Hai avuto particolari problemi con software specifici per il settore legale? Banche dati, software per la NIR, consolle avvocato, firma digitale...?
"Le principali banche dati giuridiche vengono oramai fornite quasi tutte con accesso internet. La giurisprudenza è troppo copiosa per racchiuderla in un DVD e la direzione è quella dell'interoperabilità fra vari sistemi. Per quanto concerne la NIR, invece, utilizziamo tuttora il software fornito dal Ministero che, peraltro, ho saputo non essere compatibile con OS X Lion perché sviluppato per i "vecchi" Mac PowerPC; noi al momento utilizziamo ancora OS X Snow Leopard e quindi non abbiamo alcun problema. La consolle avvocato gira in Java e, anche in questo caso, non abbiamo alcun problema. Per la firma digitale utilizzo Aruba su Token USB e genero quotidianamente file in PDF "signed" o .P7M. Sotto Mac la creazione di documenti in PDF è semplicissima (con Mac la stampa in PDF è una utility di sistema disponibile per tutte le applicazioni, n.d.r.) e non devo acquistare ulteriore software dedicato, come Adobe Acrobat. E' un bel risparmio!"

Lavori in mobilità? Vedo che hai un iPad...
"Eccome! Un altro beneficio rivoluzionario per lo studio è stato l'incredibile miglioramento del lavoro in mobilità. Altro che notebook e netbook! La possibilità di iniziare la stesura di un documento con Pages per iPad, quando si è fuori sede, per poi finire il lavoro in studio su iMac, non ha prezzo. La mia professione mi vede spesso fuori ufficio, sia in tribunale sia presso i clienti, e sapere di avere comunque documenti e testi di riferimento sempre con me, da poter consultare o modificare, ha incredibili vantaggi. Invece di andare a giro con cartelle pesanti, libri voluminosi e chili di carta, con iPad ho tutto quello che serve al mio lavoro e su App Store ho trovato tutte le applicazioni utili alla professione ed allo svago. Inoltre, grazie a Messaggi, mi tengo in contatto con amici e colleghi in modo rapido e semplice. Sapessi quante volte, durante la solita coda presso l'ennesimo Ufficio, ho utilizzato l'iPad per buttare giù atti e lettere! Infine, mi connetto direttamente alla pagina Wiki dello studio o alla cartella del server deputata a fungere da "knowledge database", dove è custodito tutto il patrimonio di know-how che abbonda di monografie ed appunti sugli argomenti più disparati redatti da me o dai miei colleghi. Una comodità che non si riesce ad apprezzare fin quando non la si utilizza". 

Ed il gestionale? Quale soluzione utilizzi?
"Per la gestione delle consuete attività professionali, come udienze e scadenze, avevo bisogno di un software ad hoc, che ben si armonizzasse con l'infrastruttura hardware Apple. Ho trovato la risposta in EasyLex di Softlab, azienda leader in Italia per le soluzioni gestionali per studi legali e commerciali. Il programma sfrutta appieno la potenza del MacMini Server per la gestione della rete e ben si integra con OS X, forte del suo decennale sviluppo su piattaforma Apple. La perfetta sinergia fra la tecnologia Apple, le suite OpenOffice e iWork ed il gestionale Easylex, hanno consentito allo studio di raggiungere livelli di produttività ed efficienza una volta impensabili, il tutto con un notevole risparmio di tempo, a beneficio della soddisfazione nostra e della clientela. Ovviamente utilizziamo anche iStudio su iPad".

Alcune parole che non fanno più parte del tuo vocabolario informatico?
"Virus, antivirus, incompatibilità, driver, formattazione, reinstallazione, scandisk, backup....... ".

Backup?
"Non lo sai? Grazie a Time Machine i dati dei client vengono salvati direttamente dal server. Se un client si guasta, basta rimpiazzarlo e l'utente non si accorgerà neppure di utilizzare una macchina nuova. Il tutto a tempo zero".

Giusto. Vi siete mai contati, voi avvocati che usate Mac?
"No, ma non siamo molti, almeno non a Firenze. In realtà più avanzate tecnologicamente, come Milano o Roma, gli avvocati che usano Macintosh sono assai di più. In particolare, a Milano esiste il MacLawGroup, a cui sono iscritto dal tempo della mia "conversione". Tuttavia, credo che le costanti vendite di iPad e iPhone siano destinate a trascinare anche il mercato desktop verso soluzioni Apple nel breve/medio periodo".

Cosa ne pensi dell'informatizzazione della giustizia?
"Inevitabile ed inarrestabile, nonché assai benvenuta!. Paghiamo già lo scotto di decenni di ritardo rispetto ad altre realtà; basti pensare alla Germania o all'Olanda".

Apple ha portato cambiamenti positivi nel tuo lavoro?
"Sembrerà una frase scontata, ma è la verità: mi ha cambiato la vita".

Torneresti indietro?
"Quando rimetto le mani su un pc windows mi sembra di tornare indietro nel tempo".

Grazie per l'intervista
"Grazie a te e buon lavoro a tutti i colleghi".

2 commenti:

  1. Complimenti per l'intervista!
    Si vede che è uno studio "al passo con i tempi".
    Bello anche il sito www.studioborsellino.it: molto fashion ma sobrio....

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  2. Grazie! Sicuramente l'interessato leggerà e ne sarà lieto.

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