Con la messa a regime della PEC, una delle prime domande che in molti si sono posti è: esiste un elenco delle PEC italiane, sebbene limitatamente a professionisti, aziende e pubbliche amministrazioni? La risposta è (ad oggi 10/2/2012) finalmente sì.
Elenco PEC avvocati e altri professionisti (agg.to al 10/2/2012)
Per quanto concerne gli avvocati, tramite il proprio PdA (Punto d’Accesso) è possibile verificare direttamente nel RegIndE se un determinato collega sia censito e con quale indirizzo PEC. La verifica si effettua direttamente dal PdA. Una volta effettuato il login al PdA, cliccare sulla voce di menu "Punto di Accesso" -> "Registro Indir. Elettr,"; il filtro di ricerca offre due campi (“Cognome o Denominazione” e “Codice Fiscale”) nei quali immettere le chiavi di ricerca. La ricerca restituirà uno o più risultati che ne soddisfino i criteri; cliccando su ciascun risultato, si aprirà la scheda individuale del singolo avvocato, nella quale è riportato l’indirizzo PEC in quel momento censito al RegIndE (Registro degli Indirizzi Elettronici gestito dal Ministero della Giustizia).
Per quanto concerne gli altri professionisti, l'unica soluzione (al momento) è consultare le pagine dei singoli ordini, sebbene abbondino a tutt'oggi account con @alice, @libero, @hotmail, @gmail, etc. etc.
Per quanto concerne gli altri professionisti, l'unica soluzione (al momento) è consultare le pagine dei singoli ordini, sebbene abbondino a tutt'oggi account con @alice, @libero, @hotmail, @gmail, etc. etc.
Elenco PEC Pubblica amministrazione
L'elenco c'è alla pagina "Indice delle Pubbliche Amministrazioni". Esaustivo e ben fatto presenta una modalità di consultazione assai semplice.
Gli unici elenchi che censiscono anche indirizzi PEC, almeno al momento in cui scrivo, sono Infoimprese e Registroimprese, archivi di tutte la CCIAA italiane. La consultazione non è delle più agevoli anche perché, per visualizzare l'indirizzo di posta certificata, entrambe richiedono l'inserimento di un codice "captcha" per la prosecuzione. Ad ogni modo, armati di buona pazienza, è possibile trovare ciò che si cerca.
Cambio di indirizzo
Rammento, infine, l’art. 20, comma 6, D.M. 44/2011 il quale prevede che le variazioni dell’indirizzo PEC comunicato e registrato al RegIndE saranno possibili solo nelle finestre temporali dall’1 al 31 gennaio e dall’1 al 31 luglio di ogni anno.
Come sempre ... GRAZIE!
RispondiEliminaciao, non riesco a trovare gli indirizzi PEC delle aziende.
RispondiEliminaTi chiedo troppo se ti chiedo di guidarmi per arrivare alla pagina giusta?
Se segui il percorso troverai tutte le pec che vuoi.
EliminaVai:
1) su l'ufficio on line del registro delle imprese
2) flag su pec per le società
3) troverai 2 spazi da compilare, il 1° con la denominazione dell'azienda,il 2° la provincia. Nel compilare il nome dell'azienda non sempre si rintraccia al 1° colpo in quanto la si può trovare con il nome del proprietario, con il nome di fantasia se c'è ecc provare diverse opzioni.
4) Una volta trovato vi chiede evidenziato in blu il codice sicurezza.
5) digitare e visualizzare
6) La pec vi viene proposta..
7) Se vuoi stamparla,scaricare con tasto dx scarica pagina, (download) aprilo e vai sul brower che stai utilizzando e spingi stampa.
Se hai più ricerche da fare ogni volta che hai portato a termine una ricerca devi calcellare il download della precedente ricerca. In caso contrario non funziona.
Figurati! La procedura è semplice: basta cercare l'azienda che ti interessa riempiendo i campi in questa pagina http://www.infoimprese.it . Se non visualizza niente é perchè non hai inserito il codice alfanumerico richiesto per la visualizzazione, il c.d. CAPTCHA. Non puoi sbagliare, è un codice stampato in fondo alla pagina che devi digitare nello spazio bianco apposito, sempre in fondo alla pagina.
RispondiEliminaPurtroppo INFOIMPRESE ha deciso di adottare questa procedura un po' cervellotica per evitare che altri siti web offrano il servizi spacciandoli per propri.
Vi ricordo che la pec rilasciata gratuitamente dal governo (postacertificata.gov.it) non funziona con le ditte, ma solo con alcuni indirizzi delle amministrazioni pubbliche.
RispondiEliminaleggi http://www.digitpa.gov.it/pec/pec-al-cittadino
Grazie mille Massimiliano! Preziosa informazione la tua!
RispondiEliminaPaolo
ciao a tutti.
RispondiEliminaScusate una domanda.
Come mai non è così faciel determinare la PEC di aziende come la Infostrada e soprattutto delle poste italiane (che fra l'altro forniva il servizio di pec).
Specie per la seconda......? conflitto di interessi o classica gestione all'italiana?
Grazie a chi vorrà rispondermi.
Per le poste la pec si trova, rimane il problema che non accettano il massaggio perché la mailbox è piena. Forse preferiscono le raccomandate a ... Mezzo posta.?
Elimina...appunto...!
EliminaLa PEC facilita le comunicazioni "ufficiali" e ne abbatte drasticamente i costi. La classica RAR di contestazione, non incontra più neppure il filtro della gabella da pagare nè del tempo da perdere. Non mi stupirebbe affatto che molte aziende con "classica gestione all'italiana", evitassero di dare troppa pubblicità al proprio indirizzo PEC, giusto per vietare e rendere più difficoltoso al cittadino/consumatore l'esercizio dei propri diritti.
RispondiEliminaInfine, vorrei osservare come la PEC rappresenti l'indirizzo del c.d. domicilio informatico di un soggetto e, nel caso di imprese, dovrebbe essere un dato pubblico: qui habet audies, audiat.
Da una rapida ricerca su InfoImprese risulta che:
RispondiEliminaINFOSTRADA
WIND TELECOM S.P.A.
Sede legale: VIA CESARE GIULIO VIOLA 48 - ROMA (RM) - 00148 - L'attivita' non risulta essere stata dichiarata all'ufficio delRegistro delle Imprese. La seguente informazione e'stata acquisita dall'archivio anagrafico dell'Agenzia delleEntrate HOLDING DI GRUPPI FINANZIARI.
Non c'è alcun indirizzo PEC.
POSTE ITALIANE - SOCIETA' PER AZIONI
Sede legale: VIALE EUROPA 190 - ROMA (RM) - 00144 - Indirizzo pec: POSTE@PEC.POSTEITALIANE.IT
Quello della "mailbox piena" é un "trucchetto" che, a mio giudizio, finirà con il costare assai caro, a qualcuno, prima o poi.
RispondiEliminaRicercata oggi la PEC di ENEL ENERGIA ,al Registroimprese non risulta comunicata !
RispondiEliminaAl solito ........ l'obbligo di comunicazione c'è per molti ma non per tutti !
enelenergia@pec.enel.it
EliminaAvevo provato inutilmente anche io a cercarla tramite INI-PEC.
Nei siti web, in fondo alla pagina, ci deve essere il codice Partita IVA ma anche con questo la ricrca non da risultato.
Trovata alla fine tramite ricerca web.
E' vero, non risulta comunicata. Considera che il termine per la Pec è stato posposto alla fine di giugno (se non erro). In ogni caso è scandaloso e ciò non fa altro che confermare i miei sospetti: determinati operatori (o categorie o lobby) fanno pressione per ostacolare in tutti i modi l'inevitabile. Non se ne fanno una ragione che il tempo delle "giratine" alla Posta o del "fax staccato al venerdì" sia destinato a finire. Perseveriamo nel Medioevo......
RispondiElimina(Manuel sloggiato)
pec di wind:
RispondiEliminaWINDTELECOMUNICAZIONISPA@MAILCERT.IT
pec enel energia:
enelenergia@pec.enel.it
Grazie mille Piero! Adesso, però, dicci dove sei riuscito a scovarle! :-)
RispondiEliminaQuella di ENEL sono riuscito a trovarla anche io qui: http://www.acquisti.enel.it/it-IT/fornitori/04_strumenti_e_procurement/04_PEC/01_lista_pec/
RispondiEliminaQuella di Wind rimane per me un mistero.... :-)
Ciao,
RispondiEliminaho cercato a lungo ed invano una risposta a questa domanda: affinché un indirizzo PEC assuma valore legale è necessario dichiararlo come proprio domicilio informatico? E se si, come può fare un cittadino ad "ufficializzare" la propria PEC?
Cerco di spiegarmi meglio. Un'azienda iscrive la propria PEC al registro delle imprese dichiarandone pertanto la titolarità. Per il cittadino esiste invece il servizio CEC-PAC e l'identità del cittadino viene accertata dall'ufficio postale. Anche in questo secondo caso la titolarità della PEC è certa. Ma la CEC-PAC è limitata alle sole comunicazioni con la Pubblica Amministrazione. Quindi un cittadino che volesse liberarsi della limitazione della CEC-PAC deve necessariamente sottoscrive un indirizzo PEC presso un gestore accreditato. Come si fa ad dichiarare/accertare la titolarità di questa PEC e quindi la valenza quale "indirizzo elettronico" per ricevere/inviare comunicazioni con valenza legale?
Domenico
Al momento il cittadino può richiedere, oltre alla CEC-PAC, una vera e propria casella PEC liberamente utilizzabile. L'identità viene accertata dal soggetto Gestore del servizio. A mio avviso, resta il problema che, non sussistendo un elenco pubblico delle PEC dei privati cittadini, a differenza delle pubbliche amministrazioni o dei professionisti, l'indirizzo non è liberamente reperibile.
EliminaIn ogni caso, consulta questa ottima scheda redatta dall'ADUC:
http://sosonline.aduc.it/scheda/posta+elettronica+certificata+pec+guida+all+uso_16649.php
Ciao!
A me pare importantissimo che sia garantita la privacy della PEC a richiesta dell'interessato. Essatamente come uno può chiedere di non comparire nell'elenco telefonico e può scegliere di dare il suo numero di telefono solo a chi crede, così deve essere per la PEC, anche dei professionisti.
EliminaGrazie per la risposta, ho letto il link ma il dubbio rimane.
RispondiEliminaHo fatto una ricerca approfondita sul funzionamento della PEC e sono arrivato alla conclusione che la PEC e la firma digitale sono molto, molto simili. Entrambe garantiscono l'autore e l'integrità del messaggio/documento ma la PEC ha in più la marcatura temporale e la ricevuta di avvenuta consegna. Io non ho competenze legali ma dal punto di vista informatico, questo è il mio campo di specializzazione, le differenze sono veramente minime.
Per firmare un documento ho bisogno di un kit e di un codice, per inviare una PEC è invece sufficiente una password. Tecnicamente, nella firma digitale l'utente viene identificato con una combinazione di qualcosa che ha (il kit) e qualcosa che conosce (il codice). Mentre nella PEC solo per qualcosa che conosce (la password). Da questo punto di vista la firma digitale è più sicura, nel senso che è più difficile per un malintenzionato farne uso.
Per quel che riguarda l'autore e l'integrità invece, le differenze sono puramente formali: nella PEC la firma è del gestore mentre nella firma digitale è dello stesso autore. Ma tecnicamente la sicurezza è identica.
Sostanziale invece, è la differenza con cui viene identificato il titolare del servizio (titolare della PEC o possessore della firma digitale). Prima di rilasciare il kit infatti, l’ente Certificatore deve provvedere con certezza all’identificazione del richiedente. Per la PEC invece, è sufficiente trasmettere una copia del documento di identità. Ed è proprio qui che entrano in gioco gli elenchi PEC ufficiali, che appunto, certificano l'identità del titolare.
Dal punto di vista informatico quindi una PEC inserita negli elenchi e un kit di firma digitale danno le stesse garanzie di "integrità dei dati", "prova della fonte" e "non ripudio". Unica differenza: il grado di sicurezza con cui viene identificato l'utente. Una password per la prima, kit più codice per la seconda.
Non esiste però un elenco delle PEC del cittadino. Quindi, per come stanno le cose, un'azienda non ha bisogno della firma digitale (la PEC la sostituisce in tutto e per tutto) mentre un cittadino si.
Detto questo, ecco la mia domanda riformulata: se un cittadino vuole usare la PEC per inviare comunicazioni con valenza legale deve necessariamente firmarli digitalmente?
Domenico
Attenzione: la PEC non è sottoscrizione, non almeno ai sensi del C.A.D. (Codice Amm.ne Digitale).
RispondiEliminaCome dici giustamente, la firma elettronica (avanzata) garantisce l'identità del sottoscrittore di un documento, la Pec, invece, l'identità di un mittente ed il contenuto del messaggio. Appaiono simili, ma vi sono delle differenze. Io, ad esempio, posso inviare tramite PEC un documento firmato digitalmente da altri. E' il caso dell'invio tramite PEC, ad esempio, di una procura alle liti firmata dal cliente con la sua firma digitale, e controfirmata dal sottoscritto per autentica con altra firma digitale.
Spero di essere stato chiaro.
Scusa, mi sono perso la risposta alla domanda finale: la risposta è _Sì_. Tuttavia, nella prassi, ben può bastare una PEC: dipende dall'uso cui la comunicazione è destinata. Esempio: non puoi concludere un contratto per sottoscrizione tramite PEC: devi firmarlo digitalmente.
RispondiEliminaChiarissimo, grazie.
RispondiEliminaDomenico
Scusate, vorrei chiedervi se è possibile usare la posta certificata di una azienda per mandare raccomandate private.
RispondiEliminaGrazie
Andrea
Certo che è possibile. La PEC serve proprio a quello! :-)
Eliminagrazie, scusa se mi ripeto, ma la posso mandare ad esempio per un amico che non c'entra niente con la mia azienda ?
EliminaNel senso, posso fare un piacere ... ecco :))
Andrea
Non credo proprio sia il caso. È un po' come se tu mandassi una raccomandata figurando come mittente per conto di un'altra persona: la validità sarebbe quanto meno dubbia.
Eliminaok grazie mille.
RispondiEliminaCiao
Dove posso trovare l'elenco delle pec dei vari professionisti italiani? per capirsi, esiste l'equivalente del sito infoimprese per i professionisti?
RispondiEliminagrazie
grazie mille per l'articolo... peccato che nessuno abbia sollevato il seguente problema: molte società hanno comunicato alla camere di commercio una PEC farlocca! cosa accade se invio una PEC alla pec farlocca comunicata dalla società? eppure la PEC è presente su "un pubblico registro". solo in italia queste cose succedono!!!!
RispondiEliminaSe invii la Pec ad un indirizzo farlocco, non ti arriva alcuna ricevuta, ergo è come se tu non la avessi mai inviata. Puoi comunque segnalare il fatto alla CCIAA competente per territorio.
RispondiEliminaSono ridicoli. Le email PEC PA consentite dovrebbero essere solo quelle indicate sulla rubrica http://www.paginepecpa.gov.it/, che non è neanche raggiungibile !!!
RispondiEliminaLeggete pure quanto sono ridicoli, quanto ci costano e quanto è ridicolo questo Paese, l'italiota, come vergognarsi di essere italiano.
http://www.filodiritto.com/index.php?azione=visualizza&iddoc=1893
Leonardo, temo tu sia in errore. Come ho evidenziato, il sito da consultare per gli indirizzi PEC è http://www.indicepa.gov.it e non quello da te segnalato che, peraltro, è stato dismesso da più di un anno.
EliminaQualcuno mi sà dire se è possibile avere un elenco delle PEC di una lista di aziende senza cercarle una ad una?
RispondiEliminaNon credo proprio che esista, almeno non in forma gratuita.
Eliminaqualcuno conosce la pec di equitalia sud ufficio legale di lungotevere flaminio 18 a roma? oppure sa dove trovare l'elenco delle pec di equitalia?
RispondiEliminaHai provato a guardare qui? http://www.indicepa.gov.it
EliminaPurtroppo non riesco a trovare la PEC della GLS (http://www.gls-italy.com/)
RispondiEliminaIn particolar modo della sede di Palermo in Via Archimede,11 90044
Secondo me sbaglio il nome dell'impresa, però nel sito spunta solo
GLS PALERMO
Grazie tantissimimo per le utili informazioni :)
RispondiEliminaCarlo
ciao / buona sera
RispondiEliminaperche' la pec non viene pubblicata nella carta intestata delle ditte, imprese, società .............
non trovo la pec di dottore (medico) o di un commercialista o di avvocato ecc... come c'è www.paginebianche.it .
esiste un www.paginepec.it o sito simile che risolva ogni mio bisogno
GRAZIE
marco
marco.media@alice.it
Ad oggi 21 agosto 2013 nonostante la scadenza di legge al 31 giugno 2013, ancora non risulta pubblicato l'indirizzo PEC di una srl che comunque è presente nel registro imprese. In questi casi come ci si comporta? Quali le sanzioni per la società che si nasconde? (inviate numerose raccomandate AR alle sedi legali, ma mai recapitate), quale tutela per il cittadino?
RispondiEliminacome faccio a consultare la pec della mia impresa? sto tentando in tutti i modi ma niente
RispondiEliminaCome faccio ad estrapolare la lista di tutte le PEC con partita iva???
RispondiElimina